“La nostra comunità ha a cuore il proprio territorio e dove questo urla la sua vocazione più forte, lì sentiamo il senso del nostro progetto enologico e il desiderio di valorizzarlo.”
È il 1956 quando 11 agricoltori trentini si uniscono per dare vita alla Cantina Sociale della loro città.
L’atto notarile, registrato il 17 ottobre, attesta: “l’oggetto della Società è il miglioramento morale ed economico dei soci nel promuovere, mediante le opportune iniziative, l’incremento della loro produzione viticola e col provvedere alla lavorazione ed alla vendita in comune del prodotto”.
Oggi come allora, l’intuizione era chiara: l’unione fa la forza. L’aggregazione in una struttura cooperativa come quella della cantina sociale avrebbe permesso anche ai produttori più piccoli di affrontare il mercato traendone profitto.
Ecco cos’è una cantina sociale secondo noi: un luogo in cui difendere e promuovere il territorio e i suoi prodotti grazie all’unione delle forze di chi in quel territorio vive e lavora ogni giorno.