Nel 1920, nonno Abele acquistò dal Conte Balbi Valier un vigneto naturalmente disposto ad anfiteatro. Abele ebbe, insieme al figlio Adriano, un’intuizione straordinaria: separare questo vigneto da tutti gli altri, perché diverse erano le sue caratteristiche. Fu così che presentò, nell’agosto del 1933 alla Prima Mostra Mercato dei Vini Tipici d’Italia a Siena, il Riva Giardino Asciutto, di fatto il primo vero e proprio Cru a Valdobbiadene.
Negli anni ’80 il cerchio si chiude con la terza generazione: freschi enologi, Armando e Franco Adami perfezionano l’impresa, coniugando le tradizioni di famiglia con la specializzazione e la tecnica, custodendo la storia di un mondo agreste che regala l’armonia di un’emozione.
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